Meno debito, ma più alto in percentuale del pil. Il pareggio di bilancio nel 2013 potrebbe farsi con un debito aggravato in rapporto al pil, e non alleggerito. Se le previsioni di un peggioramento della recessione si confermeranno.
Non è una novità: la coperta stretta dei parametri del patto di stabilità, se tirata da un lato, ne lascia scoperto un altro. Ma in questo caso con una ragione economica: il debito in sé non è pericoloso se non in rapporto al prodotto interno che deve pagarlo. Se la recessione in atto dovesse aggravarsi al 2 per cento, invece che all’1,5 per cento già previsto, il senso economico della manovra cui l’Italia si è assoggettata sarebbe vanificato. Nascono da qui le ricoperture dei mercati sui titoli del debito italiani: più tasse = meno pil = più spread, che non è un circolo vizioso.
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