Doveva cambiare tutto ma forse non cambia nulla. L’inattività di Holande nei primi giorni di presidenza ha sorpreso sfavorevolmente il governo. Nessuna risposta da Parigi alle avances di Roma, occhi puntati sempre e soltanto su Berlino. In un primo momento attribuita al desiderio di ottenere personalmente un progetto di crescita dalla sua prossima visita a Berlino, ora, dopo i vari no preventivi pronunciati dalla cancelliera Merkel, l’inattenzione di Hollande è messa in conto del vecchio schiacciamento di pari su Berlino.
Monti riprende paziente la sua tela dal meno. La proposta di escludere dal patto di stabilità gli investimenti “produttivi” e “di profilo europeo”, come la banda larga, la tav, le fonti di energia alternative, è più che altro una petizione di principio. Questi investimenti non cambiano nulla: seguono uno scadenzario da tempo fissato. E non hanno effetti di reddito immediato.
Nessun commento:
Posta un commento