“Non ci avevo pensato, ma non lo escludo”. Claudio Del Frate, il cronista del “Corriere della sera” suggerisce il reato, il Procuratore Capo di Cremona compiacente l’asseconda. L’idea è di coinvolgere nel calcio scommesse Buffon. Perché no?
Buffon allora va in sala stampa a Coverciano e dice: “C’erano le telecamere, qui davanti, l’altra mattina alle sei, è scandaloso che i giornalisti sappiano i segreti giudiziari prima degli interessati”. Non sa che c’erano le telecamere ovunque, il Procuratore di Cremona dice che le perquisizioni si fanno così, con le telecamere, al buio.
La consegna di un avviso di “garanzia” Buffon a questo punto potrebbe equiparare a una coppa dei Campioni, seppure di mattina e non di sera, e non si farebbe più il sangue amaro. Ma non sa che il Procuratore di Cremona, dietro la barba, ha pronto l’avviso anche per lui, con le telecamere. Appena la nazionale uscirà dall’Europeo - prima no, ci tenta Torino, ma è una Procura che non ha fortuna: voleva la Juventus chiusa per droga, e poi per il ferro allo stadio, e non c’è riuscita, mentre sulle intercettazioni si è fatta fregare dagli esperti napoletani (senza contare il precedente della Procura di Parma, che diffuse voci sul portiere prima del Mondiale 2006 come fa Torino oggi e poi dovette chiedere scusa).
Gli conviene dunque vincere. Tra una cosa e l’altra, cerimonie con Abete, con Petrucci, magari con Monti, e con Napolitano, perché no, potrà arrivare indenne fino a luglio.
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