Il primo sconfitto di Italia-Germania è la Francia, superba al solito e inconcludente. Di Platini che voleva la Germania in finale, e del suo arbitro di fiducia che invece di una punizione contro la Germania le dà un rigore al novantunesimo. Il secondo è l’altro Mario, a cui l’immaturo Balotelli ha dato una lezione di strategia e tattica. Come si gioca una partita, e come si può vincerla contro tutti i presupposti. A lui che pure sa per esperienza come la Germania vuole e impone gli aiuti di Stato, alla sua epoca alla Volkswagen e altri “campioni nazionali”. E come si può sforare senza pregiudizio gli impegni d blancio, e non dello zero virgola, ma del due e del tre per cento, quando occorre.
Se l’Europa era a due marce, e ora è addirittura germanica una ragione ci sarà: Merkel non è Bismarck, e nemmeno Adenauer, anzi nemmeno Kohl, ma gli altri?
Una lezione dall'Africa: anche questa non è male, da approfondire.
giovedì 28 giugno 2012
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