In sintesi, la Germania vuole: salvare le banche, ma non sottoporre alla vigilanza della Bce le Landesbanken, le grandi casse tedesche del sottogoverno. Com’è possibile? È quello che il governo tedesco e la Bundesbank vogliono. Costituire un fondo europeo di garanzie per le banche, che assicuri i risparmiatori contro eventuali fallimenti, e quindi cerare, com’è la regola, una vigilanza bancaria europea, che non può che farsi in senso alla Bce. Ma non per le Landesbanken, che pure sono banche grandi e grandissime – le maggiori banche tedesche, a parte la Deutsche Bank, sono di questo tipo, sorte di grandi casse di risparmio regionali.
Non senza un motivo, naturalmente. Il motivo è che queste banche sono territoriali, e quindi stanno fuori degli accordi nazionali interstatali su cui si regge l’Unione Europea. Come se la Cariplo, quando esisteva, non avesse dovuto rispondere alla vigilanza della Banca d’Italia, ma del Comune di Milano o del vescovato, che erano i suoi “azionisti”. L’argomento è peregrino, ma non c’è dubbio che la Germania otterrà quanto vuole. Tra i tanti precedenti, uno fu macroscopico come questo, e fu gestito in perdita da Mario Monti, da commissario europeo alla concorrenza: il governo tedesco riuscì a finanziare la Volkswagen senza far passare il suo intervento come indebito aiuto di Stato, giacché l’azionista pubblico del gruppo automobilistico erano la città di Stoccarda e il suo Land.
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