venerdì 3 agosto 2012

Atene in culo alla crisi

La crisi presa per il verso giusto – per i fondelli, per dirla in toscano. Tra teste mozzate di banchieri. Markaris è un giallista disciplinato, il suo detective è un commissario di polizia. Ma non sa trattenersi dal beffeggiare i iugulatori presenti e passati.
La famosa equiparazione tra donne e uomini della cancelliera Merkel (introdotta in Italia da Elsa Foernero, due donne dunque) riceve un’adeguata spiegazione alla pagina 158. Anche la troika nordista che governa oggi la Grecia è scolpita, a pagina 235. Qui addirittura in una dozzina di righe, ma l’equiparazione dei sessi è insuperabile – tutta Martha Nussbaum, anzi di più, in mezza pagina.
C’è anche l’Olimpiade. Il testimone chiave è un atleta che vinceva tutte le medaglie, si è arricchito, e sta morendo di doping. Il commissario Charitos, che ha una passione purtroppo per le strade di Atene, facendoci fare lunghi tortuosi percorsi, si gode così, da “vecchio comunista” disciplinato, la nuova viabilità e la metropolitana dell’Olimpiade di Atene del 2000. Che fu la causa del disastro. Incontenibile.
Ci sono imprecisioni. “È veramente impossibile che lo stesso assassino abbia subito danni a Vaduz e New York”. Normalmente è lo stesso. Dei pii ortodossi citano il Vangelo in latino, nella versione di san Girolamo. Charitos ha lasciato la Fiat Mirafiori, vecchia di quarant’anni, per una Seat Ibiza – senza sapere che la Seat è l’odiata Volkswagen? Ma lo sberleffo è prepotente. La Seat ha il navigatore satellitare incluso in regalo, e Charitos “da vero greco” lo programma per ogni tragitto: “Visto che me l’hanno regalato, lo devo usare”. Ma alla prima indicazione, “svoltare a sinistra”, se ne infischia e va dritto. Una prima, una seconda e una terza volta. Perché questa è la funzione del navigatore satellitare: potergli disobbedire, “tira su il morale”.
Petros Markaris, Prestiti scaduti, Bompiani, pp. 383 € 10,90

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