Telecom
vende La 7. Che si vende, se si venderà, giusto per le frequenze. La 3, la
compagnia telefonica, ne ha bisogno dopo che Passera ha annullato il beauty contest per le nuove frequenze.
Contro Berlusconi, si è detto, in realtà
per non assegnarle (non se ne parla
più). E cioè per dare qualche valore di mercato a La 7, che altrimenti,
perdendo 70-80 milioni l’anno, nessuno rileverebbe. E un po’ di sollievo agli
azionisti Telecom – tra essi la Banca Intesa di Passera.
Si
investe a favore dei gestori. I fondi comuni in dodici anni, dal 2001 al 12
settembre 2012, calcola Giuditta Marvelli su “CorrieEconomia”, hanno prodotto
un rendimento cumulativo di 142,4 miliardi. Per tre quinti, 85,7 miliardi,
intascati dai gestori a titolo di costi. Ai sottoscrittori sono andati solo
56,7 miliardi. Lordi: dalla cifra bisogna sottrarre la cedolare, il 12,50 per
cento, il 20 da quest’anno.
Il
prelievo dei gestori è stato proporzionalmente più elevato sui fondi made in Italy: su una performance di 64,2 miliardi, agli
investitori è toccato poco più di un quinto, 12,7 miliardi (al lordo
dell’imposta), 51,3 ai gestori.
Quasi
inversa la ripartizione per i fondi di diritto estero: su un valore generato
nel dodicennio di 78,2 miliardi, ai sottoscrittori sono andati 43,8 miliardi, e
34,4 ai gestori.
“La
Consob nei confronti della Fiat ha solo fatto il proprio lavoro”: Marchionne
lamenta che la Consob tempesti Fiat con richieste di chiarimenti, diciannove in
tre mesi, e Vegas, il presidente Consob, risponde. Destabilizzare la Fiat è il
suo lavoro?
Lo
stesso Vegas non fa nulla sui saliscendi in Borsa, a colpi del 20 e 30 per
cento, dei titoli dell’establishment milanese. Il lavoro della Consob è di
proteggere Rcs, Camfin-Pirelli, la
galassia Mediobanca nel complesso?
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