Si compri una lavastoviglie tedesca, che costa il doppio, perché dura il doppio, così dicono i consumeristi, e invece dura dieci anni. Meno della lavastoviglie italiana. Che costa la metà.
Hanno abolito gli assegni, per le banche erano un costo. Ora aboliscono il contante, che alle banche non rende. L’obbligo di bancomat viene spostato di pochi mesi, ma la nostra quotidianità è ormai “bancaria”: bisogna pagare per ogni spesa.
La libertà di antenna viene estesa all’apparato propriamente detto: il governo apre d’imperio terrazzi e terrazzini al libero usufrutto di tv e telefoni per le loro antenne trasmittenti. Al proprietario solo un diritto di indennizzo. “in base all’effettiva diminuzione del valore del fondo”. Si faceva ai tempi del feudo, anche il feudatario aveva degli obblighi, “effettivi”, cioè arbitrari.
Si obliterano le carte fedeltà, appena diffuse in massa. Il primo ciclo della crisi, fino a un paio d’anni fa, ha visto la moltiplicazione di queste carte, alcune con credito incorporato, che premiavano i consumi. Ora i premi sono scomparsi. Le procedure sono aggrovigliate, qualche carta si fa perfino pagare, e dopo vari giri dell’oca costringe alla resa. gli sconti sono condizionati in modo incontrollabile, i premi irraggiungibili. Un segno della crisi, ma anche un abuso.
Col Telepass l’utente fa un favore a Autostrade: paga all’istante, facendo risparmiare all’esercente un triplo turno di sorveglianti. Ma Autostrade vuole Telepass pagato, in anticipo.
sabato 15 settembre 2012
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