C’è di tutto nelle poche pagine. La “fine senza gloria” del “pensiero bipolare”, e del “bando alle «ideologie»”, nell’ambito di un “Sistema Autoritario Europeo”. Partendo da Altiero Spinelli e finendo, contro Elsa Fornero (“il lavoro non è un diritto”), sul corporativismo, di Fanfani, Concetto Marchesi repubblichino, Ugo Spirito e Camillo Pellizzi (che però non era corporativista). Senza le solide briglie di Paolo Mieli che l’ha lanciato come polemista politico, l’ottimo filologo Canfora dà fuori di matto, si sarebbe detto quando si parlava toscano.
Un’incommestibile raccolta di “luoghi comuni contro luoghi comuni” inaugura gli “Idòla” di Laterza. Un’altra collana inutile, dopo l’estiva “Contromano”? All’insegna dell’incolpevole Bacone. In novanta paginette, a nove euro, stiracchiando uno o due articoli di giornali. Più che gli sudi può dunque il giornalismo. Quello finto, da opinionisti ulcerosi che nessuno legge – una volta c’erano i pensionati, prima di Monti avevano tempo libero.
Luciano Canfora, “È l’Europa che ce lo chiede?” “Falso!” Laterza, pp.92 € 9
venerdì 14 settembre 2012
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