Non
c’entra la legge con Sallusti. La legge esiste dal 1948 e non ha mai portato a
una condanna del genere. Si cita Guareschi, ma qui nessuno ha fabbricato
documenti falsi, la diffamazione nascerebbe da un giudizio. Nella fattispecie esiste una pronuncia del tutto difforme
del Tribunale. In Tribunale, in Appello e in Cassazione la pubblica accusa
non ha chiesto una pena del genere. Le motivazioni della Corte d’Appello
sono ingiuriose. Le pena irrogata è superiore
a quella prevista dal codice.
È
un giudizio politico. A opera di giudici apolitici ma ben corporativi. Contro
chi vuole: 1) la responsabilità civile dei giudici, 2) procedure che
costringano i giudici a lavorare. Cioè contro il partito di Sallusti.
Era
inevitabile che la giustizia politica tralignasse, dalla maschera di Zorro agli “apoti” dei piccoli privilegi. La giustizia politica è violenta, qualunquista quando non è di destra.
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