Paolo Zellini, che l’infinito ha filosofato, ne discute retroattivamente con Guénon. Di cui qui si capisce, fuori dal sacro e dall’esoterico, che abbia segnato una generazione in Francia e praticamente gli anni Trenta: Gide, Queneau, Paulhan, Artaud, Drieu La Rochelle, Simone Weil, nonché, contestandolo, il surrealismo. Contro la “falsa spiritualità” della contemporaneità, il suo duplice errore: l’abbandono (oblio) della dimensione spirituale della realtà in favore di quella meccanica (si dice fisica ma s’intende meccanica), e peggio la confusione della dimensione spirituale con lo psichismo, con l’inconscio della pratica psicanalitica.
René Guénon, I princìpi del calcolo infinitesimale, Adelphi, pp. 223 € 14
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