“C’è
isteria fra i Ds contro Benigni per il «Pinocchio». Non per il film, di cui non
possono negare che è per più aspetti rimarchevole, visivi e anche narrativi. Ma
per essere il film distribuito da una società di Berlusconi.
“Un
astio da cariatidi, che però fa più paura che pena. Anche perché organizzato da
critici di valore: si vede che il Partito, per quanto cieco, sordo, lunatico,
entra nel dna. Un Partito che si priva a cuor leggero di un Benigni, peraltro
così devoto e «in linea», come usava dire”.
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