È
un voto politico, quello presidenziale americano che si è già cominciato a
svolgere. Anche se una bizzarra legge sul finanziamento delle campagne
elettorali la direbbe soggetta al potere dei soldi e quindi agli affari. Non
c’è in realtà un condizionamento degli affari sulla politica – un do ut des. C’è un orientamento. Si può dire
– si potrebbe se non fosse reazionario – che anche gli affari in America
sanno essere politici.
Ci
sono pure in America i banchieri mandati al governo per aiutare le banche. Si
sono visti nel 2007-2008 con Bush jr. e subito dopo con Obama. Ma devono farlo nel
quadro di soluzioni politiche e non di favore, con beneficio cioè di tutta
l’economia.
Nessun commento:
Posta un commento