La
Svizzera ha accordi con Gran Bretagna e Germania per tassare i depositi dei
cittadini dei due paesi. Con aliquote importanti, dal 21 al 41 per cento in
base alla durata dei depositi. Non li ha con Francia e Italia, che hanno
capitali in fuga in Svizzera della stessa entità, se non superiori. La Francia
per una questione di “sovranità” – tassa i patrimoni altrimenti. L’Italia per
protesta: “Con la Svizzera, patria degli evasori, non parliamo”. Sembra una
furbata, e lo è.
Telecom
Italia tenta da una diecina di mesi, dopo un decennio di trascuratezza, di
riconquistare clienti nel fisso. Distribuendo l’elenco abbonati, lo stesso, a
infiniti call center. Che stolidamente chiamano – la chiamata va in automatico
- una e due volte al giorno. Per offrire un pacchetto che non è concorrenziale.
Telecom punta sulla dabbenaggine dell’utente?
Si
digiti “Fiat 500 L La nostra prova su strada” su “Quattroruote” e si avrà una
pagina di pubblicità della Mercedes usato. A protezione degli utenti? La
pubblicità è invogliante, è vero.
La
Motorizzazione Civile ha le targhe in circolazione. Con un software non costoso
potrebbe appaiarle ai bolli e alle assicurazioni e colpire subito i trasgressori.
A volte il crimine è facile da combattere.
Il
rilevamento automatico dei bolli e delle assicurazioni ci eviterebbe la perdita
di tempo dei controlli a raffica sulle strade. E il costo dei milioni di
giornate lavoro delle pattuglie che si deliziano in questi controlli – “meglio
che lavorare”.
L’affiancamento
ai registri della Motorizzazione – altro software non caro – delle dichiarazioni
dei redditi dei titolari sarebbe un metodo di accertamento dei redditi rapido
ed efficace. Invece dei sorteggi, gli studi di settore eccetera. Tutti
pagherebbero il dovuto e non ci sarebbe bisogno di una pletora di impiegati
specialisti dell’“imperfezione formale” al 740.
Ma
questo è troppo semplice.
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