La
pubblicità in rete funziona, ma è tutt’altra cosa. La pubblicità è la forma
espressiva principale, cui l’informazione dovrà adeguarsi, nella scrittura, la
titolazione, l’impaginazione. Ma non si vede ancora come. L’unica novità finora
assunta dai giornali online, mediata dalle tv all news, i video, sono corpi
estranei – perlopiù anche noiosi, lenti.
Resta
tutto da vedere se il giornale online riuscirà a darsi una fisionomia che
risponda al mezzo. L’unico successo finora registrato, lo “Huffington Post”, è
relativo: non è mai rientrato dei costi e ha tutte le caratteristiche della
“bolla”. Della start-up della new economy imbrillantata e venduta a caro prezzo
– la new economy mantiene malgrado tutto da vent’anni inalterata la capacità di
creare miraggi. L’edizione italiana a un mese dal lancio e quella francese
ancora più rodata non sono uscite dall’anonimato, benché piene di nomi di
prestigio - e malgrado l’effetto trascinamento, per l’edizione italiana, dell’“Espresso”:
gli inserzionisti stanno a guardare.
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