Lo spulzellaggio di Passera non è di ora, ma è stato
finora solo un moto generale di ripulsa del mentore, o di crescita personale. Mentre
ora si appunta sul progetto di Grande Intesa, che Passera avventatamente avrebbe
commissionato al suo sodale Claudio Costamagna. Un tassello del progetto di Grande
Centro politico nel quale si è immerso da ministro. Che Bazoli giudica
avventato - se non frutto della solita “ubriacatura” romana cui soggiacerebbero
i lombardi spostati nella capitale.
Passera d’altra parte non è mai stato sulla linea
politica di Bazoli. Ma piuttosto su quella di Di Pietro e Fini all’epoca di
Mani Pulite, e più continuativamente dell’ex leader del Msi e di An. Che lo ha
voluto alle Poste, e col quale ha continuato a coltivare le sue ambizioni
politiche. Ritenendosene oggi il rappresentante e l’uomo di punta nell’alleanza
con Casini.
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