sabato 3 novembre 2012

Bazoli pigliatutto, Mediobanca in difesa

Mediobanca si oppone, come prevedibile, all’incorporazione di Unicredit in Intesa. Si oppongono soci importanti, come i francesi (Bolloré, Groupama) che ne verrebbero esclusi, e la famiglia Berlusconi (Fininvest, Mediolanum), che potrebbe essere uno dei bersagli della fusione, con il management. Mentre c’è disponibilità dal nuovo management di Generali: Greco non vedrebbe male il controllo diretto di Bazoli.
Si lavora comunque attivamente alla fusione. L’ipotesi di lasciare fuori dall’operazione Mediobanca, con un diverso assetto proprietario, avanzata da Ghizzoni di Unicredit, è stata scartata. La fusione si farà per incorporazione, formalmente, di Intesa dentro Unicredit, che ha un assetto proprietario e gestionale più complesso. Anche se chi comanderà è fuori discussione in partenza: la solidità delle fondazioni Intesa è incomparabile rispetto a quella dei soci italiani di Unicredit. Ma per questa incorporazione asimmetrica è necessario che Unicredit mantenga il patrimonio che ha. Inoltre, Bazoli vuole Generali, e quindi Mediobanca che ne ha il controllo relativo.

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