venerdì 2 novembre 2012

Delenda Fiat – Bazoli 2

Parlano non richiesti i ministri di Bazoli nel governo, Passera e Fornero. Per condannare la Fiat a Pomigliano. Pur essendo essi stessi contrari al sindacalismo Fiom-Cgil. E la ragione è sempre la stessa: riportare la Fiat all’obbedienza. Nell’alveo creditizio, cioè, e d’influenza di Banca Intesa, e per essa del suo patron Bazoli. Nella stessa direzione è visto l’intervento di Della Valle, mosca cocchiera con nessun titolo per intervenire, eccetto il conclamato rapporto di fiducia con Bazoli.
Con una novità, si fa rilevare, rispetto alle critiche passate. Nel mirino non è più la persona di Marchionne quanto la proprietà. L’obiettivo sarebbe di intimorire John Elkann, il fiduciario della Famiglia, dopo aver fallito l’attacco al più coriaceo amministratore delegato.
L’offensiva contro Marchionne ha inciampato in Monti, che si è voluto smarcare da Passera e Fornero. E nel twitter su Marchionne contro Firenze, un falso che il gruppo torinese ha denunciato ieri pagando una pagina sulla “Nazione”.  

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