giovedì 29 novembre 2012

Fisco, appalti, abusi – 19

L’Ilva di Taranto ha un costo pubblico che cresce a dismisura. I tre custodi nominati dalla giudice Todisco, i suoi amici ingegneri Barbara Valenzano, Emanuela Laterza e Claudio Lofrumento . La cassa integrazione – senza che sia stato dichiarato lo stato di crisi (la siderurgia tira come non mai). Gli incentivi, che il governo deve promuovere per tenere in qualche modo a galla l’impianto.
Nel diritto esiste l’amministrazione controllata – non è questo il caso, il patrimonio è saldo. O la responsabilità penale, per reati accertati.

C’è anche un conflitto d’interesse nei tre custodi nominati dalla giudice Todisco: le ingegnere Barbara Valenzano e Emanuela Laterza, e l’ingegner Claudio Lo Frumento sono i consulenti de giudici che dichiarano l’Ilva inagibile.

Un’azienda che abbia ordinato cento cesti regalo a Natale, con quattro prodotti diversi, spumante, panettone, lo zampone e un’agenda, viene inondata di quattrocento fatture, una per ogni prodotto. Cinquecento se ci ha messo anche un libro, seicento col disco dei jingle, o delle campane di san Pietro. In virtù della semplificazione di Monti – o meglio di Grilli, il ministro delle Finanze, con la solerte Agenzia delle Entrate. Prima gliene arrivavano solo cento, ma Monti-Grilli vogliono una fattura diversa per ogni prodotto merceologico.

L’Agenzia delle Entrate lascia passare due e anche tre anni prima di chiedere conguagli o integrazioni che abbia accertato e concordato. Sui quali può quindi chiedere gli interessi. Del 12 per cento, decimale più o meno. Composti. In aggiunta alla multa.
Il ritardo si giustifica con le procedure. Ma quando emette la cartella l’Agenzia sa calcolare gli interessi all’istante. In effetti non è difficile.

La mediazione nelle controversie civili va contro gli interessi degli avvocati e il potere dei giudici. La Corte Costituzionale, non potendola dichiarare incostituzionale, la condanna per “eccesso di delega”. Cioè la condanna lo stesso.

Dodici anni di ponteggi e mascherature ingombranti, le “opere provvisionali”, attorno al Palazzo degli Esami a Roma. Ora infine le opere provvisionali sono levate e l’edificio risulta appena imbiancato: un lavoro di un paio di settimane. Otto milioni dello Stato per un appalto dodicennale di opere provvisionali. Il Comune di Roma si è fatto pagare occupazione di suolo pubblico?

La villa Sciarra a Roma, dopo due interventi radicali di ristrutturazione in un decennio, è praticabile solo per la metà. Prima era praticabile tutta. 

Sempre a Roma, la piazzetta delle Tartarughe viene rifatta per la terza volta in dodici anni. Il partito degli Ingegneri e Architetti è infaticabile.

Nessun commento:

Posta un commento