Assolti i croati, con giubilo di Zagabria, il tribunale
dell’Aja per i crimini di guerra nell’ex Jugoslavia si rivela per quello che
era, il proseguimento della guerra dell’Occidente contro la Serbia. Per nessun
altro delitto, rispetto agli altri protagonisti della mattanza, che il sospetto
di vicinanza, religiosa e politica, con la Russia. Con un tribunale americano a
tutti gli effetti dietro i giudici “ballerini di prima fila”, la svizzera Da Ponte,
gli italiani Antonio Cassese e Fausto Pocar.
Prima dei generali croati Gotovina e Markac, erano
stati assolti il bosniaco Izetbegovic e il kosovaro Haradinaj. I morti sono di
tutti i fronti, i condannati solo serbi. Insieme con gli espulsi, sfollati o deportati, anch’essi
tutti serbi, circa un milione.
Nessun commento:
Posta un commento