Wisława Szymborska, Basta così, Adelphi, pp. 85 € 10
venerdì 16 novembre 2012
Il menu è un necrologio
È l’ultima plaquette, rimasta incompiuta, forse in omaggio al titolo, della
poetessa “licenziata dalla vita”. Una raccolta di tredici componimenti, corredata
affettuosamente dagli editori delle poesie “ultime”, non compiute e\o non
trascritte. Di gratificante lettura, per affezionati e non. Cambia il
traduttore, che è ora Silvano De Fanti, e non segue l’originale nelle rimette
baciate, le assonanze affettuose, i ticchi di sonorità che si riconoscono, ma
la grazia è immutata. Piccole scoperte: “Il menu è un necrologio”, anche dell’insalata. Insofferenze:
“Ci sono cataloghi di cataloghi.\ Poesie sulle poesie \....\ Almeno una volta
ogni tanto\ ci sia l’odio dell’odio.\ Perché alla fin fine\ c’è l’ignoranza
dell’ignoranza”. Malinconie: sia pure la poesia, “nel migliore dei casi\...
letta attentamente,\ commentata e ricordata”. Come le mappe, dove “in ogni seme
nero\ la gente vive”, e “con indulgenza e buonumore\ sul tavolo dispiegano un
mondo\ che non è di questo mondo”.
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