Un altro Lombardo, anche lui avvocato, aveva sollevato
nel 1860 i “comunisti” di Bronte contro i borghesi suoi amici e contro Garibaldi.
Una legittima protesta che fece finire nel sangue. Questi Lombardo sempre si
pongono al crocevia della storia siciliana, per indirizzarla male, e i un
secolo ancora di servaggio.
Il Lombardo presidente della Regione, dannoso e non
irreprensibile, i siciliani hanno appena bocciato con una sonora astensione del
53 per cento, ed ecco che lui diabolico si ripropone a “rafforzare” la sinistra.
In realtà a eliminarne le vestigia – l’equità, la moralità, eccetera. Questo
Lombardo è sdegnato contro chi lo accusa di mafia, ma non fa altro che terra
bruciata di ogni autorità politica nell’isola. Come se fosse un capocosca.
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