martedì 27 novembre 2012

L’informazione è disinformazione

Lo studioso Gabutti conferma a Ranieri Polese sul “Corriere della sera” che molte notizie sono “Osint”, open source intelligence: l’uso strumentale dei media. C’è sempre stata, la manipolazione. Ora è disinvolta e perfino esibita. Con le storie di sesso, per esempio: Petraeus, Berlusconi, la moglie di Bo Xilai, il presidente israeliano Katav, Strauss-Kahn. Che prima erano ininfluenti, anche se prolungate, al vertice della Cia o alla Casa Bianca. O con l’“invenzione” della storia del ragionier Spinelli.
Giannuli dice anche che “assistiamo a una moltiplicazione di servizi segreti”. Tutti ormai indagano, anche i vicini col telefonino, e denunciano.Non dice però che, con le intercettazioni, in larga parte non di legge, o legalizzate ex post, e col dilagare dei pentiti-informatori, buona parte di questo scadimento è opera dell’apparato repressivo, giudici e polizie.
Giannuli evita anche di dire, nel caso del ragioniere, che è (è stato? la “notizia” all’improvviso è scomparsa) un modo come un altro per mettere sotto pressione un collaboratore fidato di Berlusconi. L’esperto di disinformazione saprà pure quello che l’uomo della strada sa: che è impossibile “scoprire” un malvivente, tra miliardi di miliardi d’immagini di telecamere, in un fotogramma. Se non si sa dove questo fotogramma si trova. E le scarpette rossonere in un fotogramma seppiato?

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