Non cessa il terrorismo fondamentalista in Iraq. E una
minaccia analoga insorge in Tunisia. Che si sta trasformando da paese arabo più
pacifico a crocevia del terrorismo jihadista. Il governo denuncia “numerosi episodi”
di traffico d’armi in direzione della Libia con destinazione Mali, e in
direzione dell’Algeria. La situazione è del incerta nella stessa
Tunisia. Poco meno di un migliaio di salafiti sono detenuti a vario titolo, per
bombe, incendi e devastazioni violente.
In Tunisia, inoltre, l’elaborazione di una nuova Costituzione è in stallo, per le pressioni degli islamisti più accesi. Lo stesso in Egitto, dove pure un progetto di Costituzione è definito, con la separazione dei poteri: il presidente Morsi non ha abbandonato il disegno di assoggettarsi il giudiziario e cambiare i codici – con più chances che in Tunisia, dove il vecchio laicismo sembra più resistente.
In Tunisia, inoltre, l’elaborazione di una nuova Costituzione è in stallo, per le pressioni degli islamisti più accesi. Lo stesso in Egitto, dove pure un progetto di Costituzione è definito, con la separazione dei poteri: il presidente Morsi non ha abbandonato il disegno di assoggettarsi il giudiziario e cambiare i codici – con più chances che in Tunisia, dove il vecchio laicismo sembra più resistente.
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