Sì, è opportuno riparlarne. La conclusione del processo per pedofilia a Rignano
Flaminio ha mostrato giovani coppie che, come in un volgare reality, non esitano a coinvolgere
i loro bambini in fantasie perverse. E a fargliele anche mimare per le cineprese.
E una psicologa che, di fronte alle evidenti manipolazione dei bambini da
parte dei genitori, ne attribuisce invece le disfunzioni a ipotetiche perversioni delle
maestre come vogliono i Carabinieri e la Procura della Repubblica – dei quali è
la consulente.
Un caso mostruoso di induzione di traumi indelebili nei
figli. Sancito con una sentenza inappellata. Ma senza che nessun provvedimento
sia stato preso per i genitori – o incapaci o degenerati. Il reality fa parte della morale pubblica e
anche del diritto?
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