Fra le tante compilazioni una delle più
felici, voluta dalla stessa Alda ancora in vita. Partendo dall’ovvio “se
Leopardi fosse andato in televisione”. I poeti deludono, “noiosi,
attaccabrighe, ipocondriaci, magari malaticci”. La conclusione è: “Soltanto io
sono bella come la poesia”. La forza aforistica è qui costante, un
bombardamento. “Al silenzio non c’è risposta”. “Sentirsi colpevoli è come
sentirsi chiamati a un perenne riscatto”. Sempre biografica, di sofferenza
carnale. Inquieta, finché “un santo non mi ha risposto: perché non ti ami?” Con
molta vecchiaia, la parola immonda.
Alda Merini, Antenate bestie da manicomio, Manni, pp. 79 € 10
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