giovedì 20 dicembre 2012

Il Verde è “metropolitano”

Capre a Taranto? Chi lo dice chiaramente non  se ne intende, le capre vogliono terre asciutte, aride. Poi la “notizia” è stata cambiata: sono trecento pecore, e non capre, morte di diossina a Taranto. Quando non si sa. Dove non si sa, “a Taranto” – anche in Campania, le pecore muoiono di diossina, a causa di “Gomorra”. Le pecore in aggiunta ai tanti bambini malformati, che solo a Taranto nascono. E ai morti di cancro, “uno per famiglia”, sempre a Taranto. Sotto il buco sempre dell’ozono. Col riscaldamento del pianeta – o col raffreddamento? E questa è la parte migliore, quella “metropolitana”, o delle bufale spacciate per vere, e tanto più orride tanto meglio, la rete è di bocca facile. La parte migliore della “cultura ecologica”, come la chiamano i settimanali femminili, che sono tutti verdi.
Tacendo, naturalmente non per ipocrisia, tutto ciò che non collima con la favola verde - col business cioè. Da ultimo gli studi della Norwegian University of Science, pubblicati a principio del mese, che dimostrano un effetto ambientale negativo maggiore per i motori elettrici rispetto a quelli a combustione interna: a causa dei materiali da produrre, per le parti meccaniche e per le batterie (soggette a usura rapida), e della stessa elettricità se è prodotta con combustibili solidi. Mentre ognuno può immaginare gli impatti negativi della produzione dei pannelli ustori del fotovoltaico, nonché constatarne l’inaridimento dei terreni.
Capre o bufale
Un tempo le capre morte a Taranto si sarebbero dette bufale di “amici miei”, oggi solo il vangelo unico. Per cui di Taranto, che è una delle città più belle d’Italia, si mostrano solo fumi e lamiere contorte, arrugginite. In mano a giustizieri, più spesso donne, di cui non sappiamo nulla, solo che hanno deciso di chiudere la siderurgia in Italia. Così, facile facile, come la loro nonna buttava il dolce non riuscito.
Fra le tante cose che ci rubano c’è il verde. Ci rubano i facinorosi ignoranti che si sono appropriati ogni spazio di novità o rinnovamento. Deboli di spirito oltre che di saperi, ma capaci di propinare e imporre le più nefande sciocchezze. Come quello di pagare il kWh eolico sei volte il costo di un kWh idrico, o fossile: perché l’eolico, essendo “naturale”, protegge l’ambiente e non lo sfrutta. 

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