Alla
comica – malgrado tutto lo è, malgrado il quarto d’ora di penitenza che Fazio
le infligge domenica sera, con i sinonimi del caso più triti per Berlusconi – D’Orrico rimprovera la freudiana invidia del pene.
Ma lei non ne è l’arcigna censora, proprio con le forbici? Recidiva anzi del
vilipendio, “La principessa sul pisello”, “Rivergination”, “Minchia!”, “Col
cavolo”, sono anni che ci gira attorno. Ha saputo però reggere un anno all’assenza di Berlusconi, passando da Bocchino a Passera – merito non minore, i comici di questi
tempi sono affliggenti. Per un’invenzione linguistica forsennata, meglio da
leggere che da ascoltare: la Jolanda e altri paesi bassi, Belèn Belìn, la
Walteranschauung.
Luciana
Litizzetto, Madama Sbatterflay, pp.
185 € 18
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