Tamino e Pamina
svolgono la loro storia alla luce dell’inverosimiglianza. Com’è giusto, dopo
due secoli e, quasi, mezzo. In una lettura che può reggere oggi come opera
buffa – una storia vissuta dopo essere stata trasmessa in forma orale, per
sentito dire. Dopodiché il complesso multicolore di Piazza Vittorio,
strumentisti e cantanti, ha buon gioco a proporre la sua decostruzione,
naturalmente divertita e non risentita. Col minuetto al ritmo di calipso e
altre stravaganze. Tutte musicalmente inappuntabili, una volta sancito il
diritto-dovere di “tradire Mozart”, nei tempi, nei suoni, nelle pause (attese).
L’idea originaria è del resto di Daniele Abbado, un musicista, l’adattamento di
due musicisti, Mario Tronco e Leandro Piccioni. E col gioco degli opposti, la
Pamina falsa vergine, che canta in inglese da swinger senza pensieri, il Tamino un po’ coglione, e una Regina
infine sublime, nel suo tedesco accentuato, una “soprano di petto” e quasi
urlatrice – Petra Magoni, che si può ben dire “unica” (canta di suo, fuori scena,
anche i madrigali). Mentre Papageno è per una volta, come dovrebbe, un buffone
buono. In un non luogo altrettanto immaginario dell’Egitto di Mozart. Partendo
da un’ouverture decifrata lieve dalle
percussioni e finendo “rovesciata”, con la stessa ouverture suonata “come si deve”, naturalmente da troppo bravi. Negli
schemi procedendo anche molto con la scansione marionettistica.
C’è il gusto
della commedia musicale e c’è quello della clowneria, che è facile sbocco alla
multiculturalità. Ma c’è anche di più: una “severa” costruzione musicale, sul
libretto di Schikaneder e le melodie di
Mozart. Meno implausibile dell’“orientalismo” esoterico del
librettista-impresario. È un succedersi di chiavi a sorpresa. Tutte un attimo
dopo perfettamente integrate nella storia essa stessa inverosimile dei due
innamorati. Con una presenza scenica possessiva, sebbene senza fondali e anzi
senza scena, su una modesta predella. Una perfomance
non è un capolavoro catalogabile (tanto più che la compagnia non può
permettersi un dvd) ma chi c’è se la ricorderà.
Orchestra di
Piazza Vittorio, Il flauto magico
secondo l’orchestra di Piazza Vittorio, Elliot, cd + libro. € 20
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