lunedì 10 dicembre 2012

Milano prospera a danno dell’Italia

Si può ironizzare sull’olimpico Monti che si fa vendicativo al primo ostacolo – “muoia l’Italia con me”. O sulla Lega, che voleva il marco come moneta, e ora vuole l’Italia in guerra contro la Germania. O su Berlusconi, che un mese si ritira e un mese si ricandida. A questo punto la logica vorrebbe che Berlusconi e Maroni – e Monti - dicessero: abbiamo sbagliato, ci ritiriamo. Invece di continuare a insolentire gli italiani.
Ma è la legge di Milano, capricciosa apparentemente e volage, mentre si fa gli affari suoi, operosa e spietata. Milano ama giocare con l’Italia, non da ora, almeno da un quarto di secolo buono. E anzi da quasi mezzo secolo, con piazza Fontana e il terrorismo. Meglio, dovendo essere precisi, da quasi un secolo, con Mussolini e la marcia su Roma. Mentre prospera.
A questo punto c’è da chiedersi se Milano non prospera affossando l’Italia. In questo caso da vera potenza tedesca, seppure fuori le mura: allo stesso modo come la Germania prospera affossando l’Europa.

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