Un
altro “Sillabario” famoso, quello di Valéry, letterario e quasi filosofico, connota
questi di Parise quali favolelli. L’impianto è anzi quello: “Un giorno un uomo
(un cane, una signorina, una donna bionda e rotonda…)”. Se non di moralità,
all’uso dei favolisti esopici. Quanto di più corrivo a Nanni Moretti, alle sue
rappresentazioni quasi sempre paradigmatiche.
A prima vista è sorprendente la scelta di Moretti per l’impolitico Parise, coi ritratti smagati di donne senza fronzoli, se non quelli della cura di sé e e dell’amore, non necessariamente nevrotiche, anche le “ragazze madri”. Nonché di ragazzi delle cattivissime Brigate Nere negli anni bui, gli Stukas che incantano i ragazzi, soldati tedeschi buoni, e film tedeschi che si proiettavano a grande successo, nel quadro dell’Asse. Ma Parise aveva scritto un “Caro Diario” con questi “Sillabari”. Che la lettura di Moretti ha trasformato nel successone della Fiera dei piccoli editori l’altra settimana a Roma, “Più liberi più libri”, con folle da stadio, e non solo per il divismo.
A prima vista è sorprendente la scelta di Moretti per l’impolitico Parise, coi ritratti smagati di donne senza fronzoli, se non quelli della cura di sé e e dell’amore, non necessariamente nevrotiche, anche le “ragazze madri”. Nonché di ragazzi delle cattivissime Brigate Nere negli anni bui, gli Stukas che incantano i ragazzi, soldati tedeschi buoni, e film tedeschi che si proiettavano a grande successo, nel quadro dell’Asse. Ma Parise aveva scritto un “Caro Diario” con questi “Sillabari”. Che la lettura di Moretti ha trasformato nel successone della Fiera dei piccoli editori l’altra settimana a Roma, “Più liberi più libri”, con folle da stadio, e non solo per il divismo.
Il
saggio di lettura che il regista-attore ha dato nel salone delle conferenze aveva
conquistato si può dire tutti i visitatori per caso all’ascolto. Un accoppiamento,
si vede, specialmente riuscito, se ha dato ai lievi testi di Parise un richiamo vasto, nelle corde anche dei semplici curiosi. Si può dire
un’editoria nuova, questa degli audiolibri, che si va diffondendo ora anche in
Italia. Ci vuole un intuito speciale per accordare i testi all’ascolto con una
voce e una sensibilità specifiche.
I “Sillabari” sono spicchi di varia autobiografia – altra cifra morettina – vissuti con distacco. Come da fuori, o da un dopo irrimediabile. Specie dell’adolescenza, negli anni della guerra, e di ciò che poteva essere e non è stato - della vita sentimentale che si dice “irrisolta”. Una raccolta densamente nostalgica, non del passato ma della generosità. Di un punto mancato nella strategia di godere e dare la felicità. Di uno che si rimproverasse di non aver saputo essere all’altezza della situazione, che lui stesso ha creato, per generosità appunto.
Goffredo
Parise, Sillabari, letto da Nanni
Moretti, Emons Audiolibri € 18,90
I “Sillabari” sono spicchi di varia autobiografia – altra cifra morettina – vissuti con distacco. Come da fuori, o da un dopo irrimediabile. Specie dell’adolescenza, negli anni della guerra, e di ciò che poteva essere e non è stato - della vita sentimentale che si dice “irrisolta”. Una raccolta densamente nostalgica, non del passato ma della generosità. Di un punto mancato nella strategia di godere e dare la felicità. Di uno che si rimproverasse di non aver saputo essere all’altezza della situazione, che lui stesso ha creato, per generosità appunto.
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