È il dilagare, inatteso, del neoguelfismo. Non di un progetto politico, ma di uno
schieramento di potere. Di cui Milano si fa avanguardia e truppa. Che non
si chiamerà Democrazia Cristiana, c’è l’aggiornamento, ma una Cosa Europea, per
esempio, perché no. L’Europa è una (giusta) scelta della chiesa, salda, dai
tempi del papa Woytiła. Ma, in questo
caso, contro ogni giustizia sociale, su cui invece il vecchio papa non
transigeva. Oppure sì, per la giustizia sociale ma giusto a parole – “sapete, i
sacrifici sono necessari”.
Dopodiché tutto resta da fare: che l’uomo delle tasse
vinca le elezioni è possibile solo per miracolo. Un’opposizione che si volesse
tale, che avesse una sola idea, anche mezza, contro l’asfissia fiscale batterebbe
il suo astensionismo e potrebbe vincere a man bassa. Un’opposizione non sconfitta
dal suo stesso opportunismo compromissorio.
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