Milano fece della vicenda Antonveneta, la grande
occasione per annientare l’ultimo residuo d’indipendenza di fronte allo
strapotere di Bazoli e soci: la Banca d’Italia. Fu un’offensiva ben più
massiccia e cinica di quella di Andreotti il 24 marzo 1979 contro Baffi e
Sarcinelli – Andreotti non fece condannare nessuno, e Sarcinelli a settembre
gli scodinzolava dietro alla fiera del Mediterraneo a Bari. Con uno
schieramento straordinario anche allora dei media imponete, totalitario.
Procedette la Procura di Milano, sebbene non c’entrasse
nulla, nella persona dei Procuratori Eugenio
Fusco e Giulia Perrotti. Che spolverarono il vieto delitto di aggiotaggio. Per
il quale a Milano, dove i patrimoni, come diceva Cuccia, “entrano da una porta
e spariscono dall’altra”, non è mai stato condannato nessuno. E pochi sono
stati indagati, svogliatamente, malgrado le tante denunce.
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