giovedì 24 gennaio 2013

Antonveneta 5 - i Grandi Fratelli

Antonveneta è passata come un pacchetto postale di mano in cinque anni attraverso banche che non ne sapevano nulla. Dando ragione nei fatti a Fazio: la banca non è una merceria. La banca del territorio, di uno dei poli produttivi più importanti dell’Italia. Mentre i cosiddetti giganti fallivano: Abn Amro, la preda, e i predatori Rbs e Fortis
Il Santander del Gran Maestro Botìn invece no. Benché la Spagna, e il Santander per essa, navighi su una palude immobiliare. Il Santander sempre si dice che stia per fare il botto ma sempre si salva. In Italia Botìn e il Santander furono promossi in grande da Cuccia. Rappresentati da Ettore Gotti Tedeschi. 
Gotti Tedeschi è stato da ultimo il banchiere dello Ior, la banca vaticana, cacciato un anno e mezzo fa da papa Ratzinger. Nella sua casa di Piacenza successivamente sono stati trovati dai Carabinieri di Roma – Gotti Tedeschi non è mai stato indagato a Milano, competente - 47 faldoni di affari speciali.
Prima dello Ior, Gotti Tedeschi era stato in affari, già allora per conto di Botìn, con Gianmaria Roveraro, il banchiere assassinato da ignoti nel 2006, e con Giuseppe Garofano. Sia Roveraro che Garofano si dicevano membri dell’Opus Dei. Come Botìn – anche Gotti Tedeschi? Che può non voler dire niente, semplicemente che lavoravano d’intesa, per la comune fede. Ma non in caso di malaffare.

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