Alessandro Daffina, capo della banca Rothschild Italia,
lo dice senza scandalo a Federico De Rosa sul “Corriere della sera”, e la cosa
è già indicativa dell’etica negli affari. Il Banco Santander, che vendeva
Antonveneta, non ne aveva ancora il controllo, non aveva accesso alla
contabilità della banca, Mps comprò a scatola chiusa: “Santander “non aveva
ancora il pieno controllo di Antonveneta e non poteva consentire una due diligence a favore dell’acquirente.
Nemmeno loro l’avevano fatta”.
Non è il solo motivo criminale – non perseguito.
Rothschild Italia è la banca che ha gestito l’acquisto di Antonveneta per conto
di Abn Amro. Con una campagna mediatica che ha portato alla cancellazione di
ogni potere – la moral suasion - della
Banca d’Italia, con l’incriminazione e la condanna del governatore Fazio che si
opponeva. Rothschild portò Abn Amro a pagare Antonveneta 7,5 miliardi. Che dopo un
anno i raider di Abn Amro, le fallimentari Rbs e Fortis col Santander, valutarono
6 miliardi. E dopo un mese, meno, la stessa Rothschild fu in grado di appioppare a Mps
per “circa 9 miliardi”. Daffina è onnipotente?
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