martedì 29 gennaio 2013

Fisco, appalti, abusi – 24

La Borsa pullula di titoli vuoti. I tre del calcio. La dozzina delle energie alternative, che capitalizzano solo aiuti di Stato. I titoli immobiliari “scatole vuote”, con patrimonio zero o nullo, quali Aedes, Prelios. I tanti titoli con un flottante inferiore al 35 per cento, Rcs, Acea tra le altre. Una Telecom IT Media – con tre titoli – che registra perdite costanti, di 70-80 milioni. Si direbbe la Borsa dei buchi – dei trucchi?

L’adeguamento biennale delle sanzioni pecuniarie (multe stradali e affini) al tasso d’inflazione è stato sancito dal ministero della Giustizia al 5,4 per cento. L’adeguamento dei salari e delle pensioni è stato nei due anni del 3,4 per cento..

È più vuoto che pieno il portafoglio energie rinnovabili delle banche. Di mutui e prestiti concessi a scatole vuote o sigle: crediti su collaterali consistenti nella “promessa” di fondi pubblici.. La Vigilanza della Banca d’Italia ne ha rintracciati almeno duecento. Tutte le migliori banche vi hanno largheggiato. È il potere dell’opinione pubblica prevalente? O degli storni?

Si vada in una qualsiasi sede provinciale dell’Arpat, l’Azienda per l’ambente della Toscana. A Massa, a Livorno, a Lucca: sede sempre signorile, villa a tre piani con ampio giardino, ma non c’è mai nessuno. Provare per credere. Tutti fuori in missione? No, architetti e ingeneri al secondo lavoro – al primo cioè.

Non c’è multa di vigile urbano, se donna, inferiore agli 81 euro. Queste donne li guadagnano così facilmente, 81 euro?

Sappiamo che il termine per la notifica delle multe stradali è stato ridotto da 150 a 90 giorni, da cinque a tre mesi. Non è vero, i 90 giorni ora decorrono non dalla data dell’infrazione, ma da quella dell’identificazione dei soggetti dell’infrazione. Che è nella discrezione del multatore: la legge ha reso indiscriminato l’arbitrio.

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