Magari
sarà questa una delle ragioni per cui la Germania è virtuosa e l’Italia
fellona. Infatti una delle prime cose che la Grecia ha fatto per adeguarsi all’etica
germanica è stato il taglio dei chemioterapici per i tumori maligni – tanto,
devono morire, è meglio che muoiano prima. Un laico e un eugenetico potrebbero anche
argomentare a favore della morte per tutti ai 75 anni, con risparmio delle
pensioni e della sanità. Perché no, senza scandalo. Ma un prete, vescovo,
cardinale? Bondi è stato ordinato da Monti commissario straordinario alla
sanità nel Lazio per effettuare tagli “lineari” sulla sanità, cioè percentuali,
senza se e senza ma. La sanità non si cura più dei malati ma di spendere quel
poco che può: li cura fino a che bastano i soldi. È un concetto un po’ rozzo ancorché
germanicamente virtuoso, e del partito della chiesa. Si dovrebbero allora
obbligare i cardinali, vescovi e presti a selezionare i comunicandi, e risparmiare
sulle ostie.
giovedì 3 gennaio 2013
I preti tagliavita
Guy
Bueno, l’attore-scrittore spagnolo, fratello minore dei pittori Xavier e
Antonio, è morto a dicembre un anno fa di quasi 99 anni. Lucido e attivo sino all’ultimo.
Vent’anni prima si era operato di polipi alla vescica. Due volte - la prima, in una clinica privata, una operazione da 25 milioni, era stata seguita da una pronta ricrescita dei polipi. Guy e la moglie
Hildegarde, che si è spenta una settimana dopo di lui, al momento della
pensione erano stati indecisi se stabilirsi in Spagna, patria di lui, o in
Germania, patria di lei, e avevano infine optato per Roma perché vi si erano
incontrati e innamorati prima della guerra, e vi mantenevano i vecchi amici e i
ricordi. Qualche tempo dopo l’intervento riuscito alla vescica, Guy disse: “In
Germania sarei morto”. Perché in Germania non si operavano di tumori alla
vescica gli ultrasettantacinquenni, non in una struttura pubblica, competente.
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