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sabato 12 gennaio 2013

Il mondo com'è (123)

astolfo

Conservazione - “La buona filosofia politica è generalmente opera di conservatori” (Bobbio). La buona letteratura pure. Anche la buona storia, a rifletterci. E dunque?

Economia – “Scienza triste” per Carlyle . “Scienza immaginaria” per Borges, “verosimilmente vera quanto l’alchimia” (“Reencuentro”, p.160).  Due letterati. Però è come dice Borges: “A giudicare dai risultati non esiste”.

Europa – È sempre agricola. È agricolo l’asse franco-tedesco: la Germania paga – un po’, di più paga l’Italia – per tenere buona la Francia, che dica sempre sì. Dell’ultima ripartizione disponibile dei fondi della Pac, la Politica agricola comune, pari a 45 miliardi, la Francia incassa la quota maggiore, il 17,38 per cento. Segue la Spagna, col 12,78. La Germania è quarta, col 12, 6. L’Italia, che ha popolazione analoga alla Francia e superiore alla Spagna, ma superficie minore, viene a sette punti, col 10,7 per cento – seguono la Gran Bretagna col 7,11 e la Polonia col 6,55 per cento.
I contributi della Pac sono sempre alti benché i corsi dei cereali – quella francese è soprattutto un cerealicoltura in eccesso – siano ultimamente quasi triplicati: fatto 100 il 1990, le quotazioni erano mediamente al 90 per cento nel 2005, e al 245 per cento a fine ottobre 2012.
Gli Usa e il Brasile, che seguono politiche analoghe di sostegno alla produzione agricola, utilizzano i sussidi in funzione anticiclica: li riducono o li annullano quando le quotazioni aumentano. La Pac è invece una politica della rendita, politica.

Giornalismo C’era una volta un  mondo senza Internet, e senza il computer personale. Non molti anni fa, attorno al 1985. Si scriveva a macchina o a mano, si affidavano le lettere alla Posta, e si aspettava. Si poteva telefonare ma a caro prezzo, il giornale non gradiva. Si partiva perciò molto liberi, di farsi un itinerario, occupare il tempo, avviare approcci, gestire la storia senza doverne discutere minuto per minuto. E relativamente non affardellati, semmai di vestiario, che usava (allora) curare di più. C’era l’Unione Sovietica in Europa, e in Italia si aspettava di sapere se e quando la rivoluzione sarebbe arrivata.

Internet – Ha intronizzato il linguaggio fantasy. Ha elaborato l’evasività a sistema di comunicazione e la sancisce nel sistema faq: non c’è una cosa (una procedura, una definizione), ma un seguito di ipotesi. Si prenda il finto consigliere Google. Che non ti dice cosa fare ma per ogni applicazione ti propone, con linguaggio piano, è vero, molto comprensibile e inequivoco, cosa potresti fare. Il che semplicemente t’inibisce la soluzione: tentenni prima di dare un comando, pena il brutto errore, procedi con la pancia contratta. Al termine della riposta piana e semplice al tuo quesito, infatti, Google inevitabilmente ti propone: per saperne di più su questo aspetto vai là, per quell’altro aspetto vai invece altrove, etc., ci sono molte soluzioni.
È una guida, Google, come un romanzo fantasy, che a un certo punto si biforca e il lettore si costruisce da sé. Per un riguardo democratico, certo. Come un calzolaio che dicesse all’apprendista: puoi piantarci i chiodi, oppure cucirlo, oppure tutt’e due, e magari trovare un’altra soluzione, come incollarlo, pressarlo, ma non è detto che funzioni.

Nuovo ma non vigile. In venti anni ormai dacché esiste, il correttore automatico non è riuscito a metabolizzare Pasolini (impone Pisolini), de Gaulle (de Grulle), Freud (Fredu), e nemmeno Berlusconi (impone Berlsuconi).

Esibisce il lato oscuro dell’America, l’avidità. Dalla filantropica Windows ai simpatici Google e Facebook, tanto gratuiti, e tanto importuni. Non c’è l’industriale, l’imprenditore, che tiene alla sua affezionata clientela, e quasi la protegge, fornendo un miglior prodotto per il cliente. C’è il bisogno di monetizzare ogni piega del processo, subito. E imporla.

Incomunicabili mostri, Windows, Norton, a loro modo anche Google e Facebook. Incombono, estorcono 50, 100, 200 euro, e poi possono funzionare, non funzionare, funzionare oggi ma non domani, o viceversa, e l’utente non può fare nulla. Giusto aggirarsi attorno al monumento e scambiare magari impressioni con gli altri curiosi e \o vittime, in chat, forum etc. Tra ignoranti della materia, che dicono le loro cazzate per sentieri vivi e magari utili al mondo.

Impersona col cellulare l’innovazione continua – la negazione dell’innovazione cioè. Che rende macchine e programmi presto obsoleti, in un anno, anche in sei mesi. Con il passaggio connesso dalla cultura della manutenzione, con i mestieri, e l’artigiano del mestiere, all’usa-e-getta. La prima stampante, Mannesmann, necessariamente buona perché tedesca, lavorava come una segheria, con una molla che, quando saltò, costava quanto la stampante stessa. La prima Epson, comprata per 200 mila lire, al primo ricambio della cartuccia secondo la procedura comportò l’allagamento del vano inchiostro, con un preventivo di costo per la riparazione superiore del 10 per cento al costo della macchina stessa - dopo un viaggio di otre un’ora al laboratorio Epson, fuori porta, due ore e mezza col ritorno, una mattinata. Uno strumento di liberazione che comporta l’asservimento totale del cliente.

Tutto è geniale ma resta provvisorio nell’informatica. Deperibile. Improvvisato. Le prese usb affiancate nei personal in modo da non consentire l’uso in contemporanea delle pennette.

Paternità – Nella maggior parte dei casi di feroci uxoricidi, con infanticidi, c’è la paternità negata. C’è l’abbandono o il rifiuto da parte della donna, e quindi una rivalsa maschilista. Ma più pesa la paternità negata.

“Mamma mia!”, il film più visto in Gran Bretagna, uno dei più visti negli Usa, la rappresenta amabilmente. Come inutile. La ragazza cacciata di casa a 16 anni dalla madre perché ribelle che non sa con chi ha avuto la sua propria figlia. E non se ne dà pensiero. È canzone degli Abba fin del 1974, in inglese e in italiano, e non senza ragione. Trattato drammaticamente da Eduardo in “Filumena Martirano”, il tema era stato ripreso da Joan Plowright e Laurence Olivier, l’establishment britannico, con adattamento dello stesso dramma, a Londra e negli Usa, sempre con grande successo di pubblico.

Vice-presidente – È un titolo onorifico senza poteri, inventato dalle corporations americane per i procacciatori d’affari europei e latinoamericani. Persone di vaste relazioni: professori di economia, politici, veri e propri mediatori d’affari, lobbysti, pr. Prodi, Draghi, Monti sono stati apprezzati dirigenti non esecutivi delle maggiori banche e gruppi d’affari anglo americani. Negli Usa anche  il famoso cardiochirurgo a cuore aperto Cooley aveva a Houston due vice, uno italiano per l’Europa, il giovane dottore romano Sandiford (che la moglie poi uccise per gelosia), e uno sudamericano. 

astolfo@antiit.com


1 commento:

Anonimo ha detto...

Your way of telling all in this piece of writing is in fact fastidious, every one can easily
be aware of it, Thanks a lot.