Abusivismo – Il blocco degli sfratti che periodicamente si rinnova per aiutare gli incapienti – ma tutti siamo incapienti di fronte al padrone di casa, sia pure l’Iacp – è riequilibrato dal flusso immigratorio clandestino. È inutile andare in commissariato a denunciare il subaffitto doppiamente abusivo - a immigrati clandestini: la polizia non è qui per proteggere la proprietà. A 400 euro al letto, al mese, la paghetta del “rumeno”, ce n’è per tutti. E il ragionamento è democratico: ci sono certamente più affittuari in bisogno, e subaffittuari, che funzionari dello Iacp e proprietari di case, per quanto piccoli e con figliolanza.
Nel 2007 la Cassazione ha statuito
che in caso di necessità occupare un casa popolare non è reato.
Corruzione
–
È del potere. Era ecclesiastica quando
l’Italia era governata dai preti. È stata dei ricchi, massoni e potenti
nell’Italia umbertina e fascista. È diventata democratica col boom.
L’affluency è concetto economico ma anche sociale: l’insorgenza delle masse. Di acculturazione lenta. Di avidità risorgente, inesausta. Sulla base di due paralogismi: la “giustizia sociale” (non lavorare, lavorare poco, lavorare male), il “bisogno” (raccomandazione, abusivismo – teorizzato dagli architetti democratici ancora trent’anni fa, in mostra a Castel Sant’Angelo).
L’affluency è concetto economico ma anche sociale: l’insorgenza delle masse. Di acculturazione lenta. Di avidità risorgente, inesausta. Sulla base di due paralogismi: la “giustizia sociale” (non lavorare, lavorare poco, lavorare male), il “bisogno” (raccomandazione, abusivismo – teorizzato dagli architetti democratici ancora trent’anni fa, in mostra a Castel Sant’Angelo).
Immigrati
- Il
Capitano di Koepnick è una delle storie più popolari di Germania. Il calzolaio
di Tilsit che non poteva avere il permesso di risiedere a Berlino perché non
aveva un lavoro fisso, e non poteva avere un lavoro perché non aveva il
permesso di soggiorno. Finché non si fa lui stesso legge, comprandosi una
uniforme di capitano da un rigattiere. È la legge Bossi-Fini.
Informazione
–
Due vendette private (concorrenti? donne) contro l’avvocato Carlo Malinconico,
postate sulla rete, diventano atti d’accusa del “Corriere della sera”, con
grave scorno dell’onesto avvocato. Che protesta, può farlo, ma il danno è
irreparabile. L’informazione del millennio nasce fortemente bacata.
Una
rimessa laterale negata alla Roma, la squadra di calcio, scatena saghe
interminabili, di lustri, decenni, secoli, tra i tifosi e i giornali di Roma.
Un gol valido negato alla Lazio, l’altra squadra di calcio, in una partita che
può decidere lo scudetto, non viene nemmeno menzionato. Ci sono due Rome, o due
giornalismi?
Internet – Ballard dice (“Fine millennio”, p.271, e 273 segg.) che la realtà virtuale smantella ogni barriera con l’illusione, i sogni. No, è un altro sogno, anche triviale. La realtà virtuale è giocata sulla teatralità, cioè sull’inganno, anche se non aggressivo: la seduzione, la oneupmanship, la mezogna deliberata.
Che Google, il motore di ricerca, induca
la perdita della memoria, che è esercizio? È un effetto collaterale da studiare
– un nuovo filone terapeutico.
È la piazza della democrazia, e per
questo tutto rinvia alle faq, ai forum e alle chat. Tra chi non sa e chi, si
presume, sa. Ma non del tutto. Come un maestro perverso che si prendesse gioco
dei babini, invece di insegnargli a compitare..
Idem
per i “tecnici”, che si formano “smanettando”. Smanettare è il verbo. Ma a
tutto c’è una soluzione precisa, e una sola, Che sa chi ha creato il software,
chi lo produce, chi lo vende.
Pubblicità - Murdoch e la
stampa europea in declino si ergono a difensori della libertà d’opinione contro
Google. Che invece la libertà di espressione garantisce gratuita per tutti.
Dov’è il discrimine? È una gara per la pubblicità, la libertà non c’entra.
Murdoch e De Benedetti non sono campioni della libertà di espressione.
Assaltano il mercato pubblicitario, prima inesistente, che con Google ha
improvvisamente popolato la Rete ,
con cifre a molti zero l’anno. Murdoch vuole un mercato “editorialmente responsabile”,
ma in realtà ristretto: plafonato agli editori – e magari con tranches di mercato garantite, minime
certo.
Lo
stesso che era accaduto in Italia col “mobiliere Aiazzone” di Bersluconi: la
pubblicità televisiva aperta a tutti, che rapidamente decuplicò il mercato
negli anni 1980, da 6-800 miliardi l’anno a 8-10 mila. Da qui l’altra “lotta di
libertà”, la caccia a Berlusconi.
La pubblicità fa casuale, non mirata, è inutile.
Quella di Google è dispersiva e perfino insensata. Ma ha il vantaggio di non
costare nulla: la ricchezza di questa pubblicità è tutta nell’occupazione
gratuita dell’etere, vendere spazi che sono di nessuno. È lo stesso vantaggio
della tv, moltiplicato, grazie a una piattaforma linguistica allargata (anglicizzante),
sebbene non a un pubblico generalista. Per essere redditizia deve non avere
costi: l’occupazione dello spazio procede quindi per automatismi, regolabili ma
non affinabili.
Sessualità – Sala strapiena, al festival della Scienza a Roma, al Parco della musica, con file al botteghino che non trovano posto nemmeno in piedi. Tema del festival è Felicità. Questa sera , in particolare, “Sesso e felicità”. Ragazze dell’organizzazione, e ragazzi, promettono su bei cartelli: “Regalo abbracci”.
Sarà finito
il gap tecnico-scientifico dell’Italia. Ma la sessualità è una scienza. Come la
felicità?
Sessualità portentosa del dottor Freud, con la
protesi del sigaro, attivo e passivo. Il dottor Fliess, mentore e amico, se
l’allungava col naso, maschile di forma, femminile per il fatto che gli
sanguinava.
Uomo
fascinoso, Freud, se le donne volentieri si spogliavano. Ma gli uomini, tutti
ricchioni?
In sogno
si trova sempre a cavallo. Che è, spiega il discepolo Groddeck, la donna. In
uno è la cognata. In un altro sogna di possedere, che verbo, le tre damigelle
delle tre figliole, all together, in carne, materne, vezzose. S’è
risparmiato le sorelle, che erano sei. Ma si è messo in mezzo all’amore e ai sogni,
che sono la vita di ognuno. I preti onesti promettono l’aldilà, a condizione di
rinunciare all’amore e ai sogni, e questo li rende paria, Freud invece è un
arciprete. E vuole essere un santo, taumaturgo dell’orgasmo.
Anche
scrivere è attività sessuale? La penna è maschio, femmina la carta,
l’inchiostro il seme…
È per
questo che non c’è la scrittura delle donne?
Con un
dubbio: se scrivere a macchina è andare su e giù per un corpo senza concludere,
è dunque non scrivere?
Essere
inondati dal sesso, chi l’avrebbe detto, di quanti umori è pieno il mondo. Se
pure un papa ferrigno come Pio XII s’è adeguato, mandando in cielo la Madonna - anche se la donna esiste,
dove esiste, in Occidente, perché i preti scoprirono la Madonna.
“Lei non sa, cara signora, che vecchi e giovani amano il nome Hans perché rima
con Schwanz, coda, e perché Hans è Giovanni Battista, che chiaramente raffigura
il membro maschile, col battesimo e l’esecuzione capitale?” Grottesco Groddeck,
giusto autore della celebrata teoria: “Dopo l’adolescenza gli uomini
incominciano a instupidire”.
astolfo@antiit.eu
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