domenica 20 gennaio 2013

Il mondo com'è (124)

astolfo

AbusivismoIl blocco degli sfratti che periodicamente si rinnova per aiutare gli incapienti – ma tutti siamo incapienti di fronte al padrone di casa, sia pure l’Iacp – è riequilibrato dal flusso immigratorio clandestino. È inutile andare in commissariato a denunciare il subaffitto doppiamente abusivo - a immigrati clandestini: la polizia non è qui per proteggere la proprietà. A 400 euro al letto, al mese, la paghetta del “rumeno”, ce n’è per tutti. E il ragionamento è democratico: ci sono certamente più affittuari in bisogno, e subaffittuari, che funzionari dello Iacp e proprietari di case, per quanto piccoli e con figliolanza.
Nel 2007 la Cassazione ha statuito che in caso di necessità occupare un casa popolare non è reato.
Corruzione – È del potere. Era ecclesiastica quando l’Italia era governata dai preti. È stata dei ricchi, massoni e potenti nell’Italia umbertina e fascista. È diventata democratica col boom.
L’affluency è concetto economico ma anche sociale: l’insorgenza delle masse. Di acculturazione lenta. Di avidità risorgente, inesausta. Sulla base di due paralogismi: la “giustizia sociale” (non lavorare, lavorare poco, lavorare male), il “bisogno” (raccomandazione, abusivismo – teorizzato dagli architetti democratici ancora trent’anni fa, in mostra a Castel Sant’Angelo).

Immigrati - Il Capitano di Koepnick è una delle storie più popolari di Germania. Il calzolaio di Tilsit che non poteva avere il permesso di risiedere a Berlino perché non aveva un lavoro fisso, e non poteva avere un lavoro perché non aveva il permesso di soggiorno. Finché non si fa lui stesso legge, comprandosi una uniforme di capitano da un rigattiere. È la legge Bossi-Fini.

Informazione – Due vendette private (concorrenti? donne) contro l’avvocato Carlo Malinconico, postate sulla rete, diventano atti d’accusa del “Corriere della sera”, con grave scorno dell’onesto avvocato. Che protesta, può farlo, ma il danno è irreparabile. L’informazione del millennio nasce fortemente bacata.
Una rimessa laterale negata alla Roma, la squadra di calcio, scatena saghe interminabili, di lustri, decenni, secoli, tra i tifosi e i giornali di Roma. Un gol valido negato alla Lazio, l’altra squadra di calcio, in una partita che può decidere lo scudetto, non viene nemmeno menzionato. Ci sono due Rome, o due giornalismi?

Internet – Ballard dice (“Fine millennio”, p.271, e 273 segg.) che la realtà virtuale smantella ogni barriera con l’illusione, i sogni. No, è un altro sogno, anche triviale. La realtà virtuale è giocata sulla teatralità, cioè sull’inganno, anche se non aggressivo: la  seduzione, la oneupmanship, la mezogna deliberata.
Che Google, il motore di ricerca, induca la perdita della memoria, che è esercizio? È un effetto collaterale da studiare – un nuovo filone terapeutico.
È la piazza della democrazia, e per questo tutto rinvia alle faq, ai forum e alle chat. Tra chi non sa e chi, si presume, sa. Ma non del tutto. Come un maestro perverso che si prendesse gioco dei babini, invece di insegnargli a compitare..
Idem per i “tecnici”, che si formano “smanettando”. Smanettare è il verbo. Ma a tutto c’è una soluzione precisa, e una sola, Che sa chi ha creato il software, chi lo produce, chi lo vende.

Pubblicità - Murdoch e la stampa europea in declino si ergono a difensori della libertà d’opinione contro Google. Che invece la libertà di espressione garantisce gratuita per tutti. Dov’è il discrimine? È una gara per la pubblicità, la libertà non c’entra. Murdoch e De Benedetti non sono campioni della libertà di espressione. Assaltano il mercato pubblicitario, prima inesistente, che con Google ha improvvisamente popolato la Rete, con cifre a molti zero l’anno. Murdoch vuole un mercato “editorialmente responsabile”, ma in realtà ristretto: plafonato agli editori – e magari con tranches di mercato garantite, minime certo.
Lo stesso che era accaduto in Italia col “mobiliere Aiazzone” di Bersluconi: la pubblicità televisiva aperta a tutti, che rapidamente decuplicò il mercato negli anni 1980, da 6-800 miliardi l’anno a 8-10 mila. Da qui l’altra “lotta di libertà”, la caccia a Berlusconi.

La pubblicità fa casuale, non mirata, è inutile. Quella di Google è dispersiva e perfino insensata. Ma ha il vantaggio di non costare nulla: la ricchezza di questa pubblicità è tutta nell’occupazione gratuita dell’etere, vendere spazi che sono di nessuno. È lo stesso vantaggio della tv, moltiplicato, grazie a una piattaforma linguistica allargata (anglicizzante), sebbene non a un pubblico generalista. Per essere redditizia deve non avere costi: l’occupazione dello spazio procede quindi per automatismi, regolabili ma non affinabili.

Sessualità –  Sala strapiena, al festival della Scienza a Roma, al Parco della musica, con file al botteghino che non trovano posto nemmeno in piedi. Tema del festival è Felicità. Questa sera , in particolare, “Sesso e felicità”. Ragazze dell’organizzazione, e ragazzi, promettono su bei cartelli: “Regalo abbracci”.
Sarà finito il gap tecnico-scientifico dell’Italia. Ma la sessualità è una scienza. Come la felicità?

Sessualità portentosa del dottor Freud, con la protesi del sigaro, attivo e passivo. Il dottor Fliess, mentore e amico, se l’allungava col naso, maschile di forma, femminile per il fatto che gli sanguinava.
Uomo fascinoso, Freud, se le donne volentieri si spogliavano. Ma gli uomini, tutti ricchioni?
In sogno si trova sempre a cavallo. Che è, spiega il discepolo Groddeck, la donna. In uno è la cognata. In un altro sogna di possedere, che verbo, le tre damigelle delle tre figliole, all together, in carne, materne, vezzose. S’è risparmiato le sorelle, che erano sei. Ma si è messo in mezzo all’amore e ai sogni, che sono la vita di ognuno. I preti onesti promettono l’aldilà, a condizione di rinunciare all’amore e ai sogni, e questo li rende paria, Freud invece è un arciprete. E vuole essere un santo, taumaturgo dell’orgasmo.

Anche scrivere è attività sessuale? La penna è maschio, femmina la carta, l’inchiostro il seme…
È per questo che non c’è la scrittura delle donne?
Con un dubbio: se scrivere a macchina è andare su e giù per un corpo senza concludere, è dunque non scrivere?
Essere inondati dal sesso, chi l’avrebbe detto, di quanti umori è pieno il mondo. Se pure un papa ferrigno come Pio XII s’è adeguato, mandando in cielo la Madonna - anche se la donna esiste, dove esiste, in Occidente, perché i preti scoprirono la Madonna. “Lei non sa, cara signora, che vecchi e giovani amano il nome Hans perché rima con Schwanz, coda, e perché Hans è Giovanni Battista, che chiaramente raffigura il membro maschile, col battesimo e l’esecuzione capitale?” Grottesco Groddeck, giusto autore della celebrata teoria: “Dopo l’adolescenza gli uomini incominciano a instupidire”.

astolfo@antiit.eu

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