domenica 13 gennaio 2013

Imprenditori ubriachi, di potere

“Il Sole 24 Ore” dà il massimo di “affidabilità” a Monti per quanto concerne il debito pubblico: “Riduzione dello stock del debito pubblico che dal 2015 dovrà essere tagliato di un ventesimo ogni anno”. Cioè di 100 miliardi il primo anno…- al secondo saremo tutti morti.
Il giornale della Confindustria non dice nemmeno che Monti si è piegato al diktat capriccioso della Germania. Il punto di scontro del governo tedesco con Berlusconi, che ha portato Angela Merkel a chiedere a Napolitano la testa di Berlusconi. Il “piattino” preparato per l’Italia al famoso vertice del 22-23 ottobre a Bruxelles da Angela Merkel, spalleggiata da Sarkozy, era un taglio annuo del trentesimo del debito, allora 50 miliardi l’anno. Berlusconi sostenne che il debito va calcolato sul pil reale, comprensivo dell’economia sommersa, e sullo stato patrimoniale del paese, come per ogni azienda, e minacciando il veto impedì che il “piattino” fosse propinato. Merkel poi si esibì con Sarkozy nella famosa scena alla Stanlio e Ollio davanti ai media: una vendetta che propiziò comunque il crollo dellItalia.  
La Confindustria di Monti-Montezemolo già brinda brilla? Ubriaca prima ancora di stappare. Alle elezioni mancano quaranta giorni. Nessun  cenno sul giornale della Confindustria alle miriadi di imprese senza commesse, senza credito in banca, e con crediti inesigibili. Cioè alla recessione. C’è la recessione più grave della Repubblica, più del 1974-75, più del 1980, del primo e del secondo shock petrolifero, e al giornale degli imprenditori non gliene frega nulla. Giusto qualche poltrona. La riforma del governo? Le tasse? Le morosità? La politica europea?

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