lunedì 28 gennaio 2013

Juve & Co., amici degli amici e vaselina

Abete, Beretta, Lotito. Con Galliani papale, e De Laurentiis con Pulvirenti allo strascico. Una cordata di amici e amici degli amici, e aggiustamenti. Impensabile nello sport, e nella fattispecie nel calcio, che invece vive – vivrebbe – di gesti atletici, netti, ma bisogna arrendersi: lo sport è dei maneggioni.
Impensabile nel 2013, dopo tanti scandali. E scandali nello scandal, la famosa “giustizia di Abete”: Palazzi, Artico, Sandulli – Sandulli figlio, il loro diritto è dinastico. Non fosse che i nemici dei magnaccioni, Agnelli jr., Moratti, Della Valle, sono della stessa pasta: vaselina e piccoli poteri. Amici degli amici che si lisciano ma non s’improsano, troppo garbati. La consegna per ora è di ammonire quelli della Juventus e della Fiorentina – l’Inter si fa male da sé – poi qualcosa le due squadre vinceranno.
Resta da dire di Conte. Che forse non ha capito che lui è stato condannato. È l’unico allenatore mai condannato - gli amici degli amici ogni tanto qualcuno che si trova a passare se lo improsano. Dalla Figc della Juventus e dagli avvocati della Juventus. E ha voglia di essere simpatico: finché vince ok, ma poi sarà sempre l’allenatore che si è venduto la partita, gli amici degli amici hanno bisogno ogni tanto di un capro espiatorio – un caprone su cui buttare la loro sozzura.

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