venerdì 4 gennaio 2013

L’amore ringiovanisce – anche l’inglese

Si ripubblica, a quindici anni dalla prima edizione italiana, un vero “manuale d’amore”. Pieno di verità che, sfrondate dal pensiero Perugina, sembrano incontrovertibili. Ci sono tre tipi di amore: istintivo, chimico, o meglio alchemico, che procede secondo affinità; emozionale, delle disaffinità e incongruenze, l’amore che finisce in odio; cosciente, raro tra gli esseri umani, più nel regno animale o vegetale, che non appare e non accade per caso, è un’opera d’arte, richiede studio e applicazione. Ma, poi, l’amore sempre vuole applicazione: “L’amore senza conoscenza e senza potere è demoniaco.  Senza conoscenza può benissimo distruggere l’amato… E senza potere l’innamorato può diventare il più infelice degli esseri poiché non può dare ciò che desidera”. I punti saldi sono numerosi. “La fondamentale verità dell’amore è che esso crea, sempre”, e talvolta procrea. Nel senso di “condurre alla ri-nascita, alla fanciullezza spirituale”, anche nella procreazione. È il ringiovanimento costante, la “divina giovinezza”. Il “catalizzatore d’amore”, nella figura dei trovatori.
La pubblicazione si avvale anche di un saggio sulla religione e di uno breve sull’anima, nonché di una conversazione con Katherine Mansfield. Ed è introdotta da un’ottima biografia breve di Stanley C. Nott. Il tutto si configura nell’esoterismo, nella lunga frequentazione di Gurdjieff, tramite Uspensky, per il quale Orage visse e lavorò dieci anni a New York. Ma è redatto saldamente a Londra, al ritorno da New York nel 1932, due anni prima dell’improvvisa morte, quando lanciava “The New English Weekly”, dopo il lungo successo di “The New Age”, e ritrovava le amicizie di Shaw, Eliot, Pound, e la Mansfield che per primo aveva pubblicato dieci anni prima, nel suo ruolo riconosciuto di rianimatore delle lettere inglese nel primissimo Novecento. 
Alfred R. Orage, Amore cosciente, Estrella de Oriente, pp. 78 € 12

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