sabato 26 gennaio 2013

Ombre - 163

Rosanna Scopelliti, una donna di 31 anni molto composta, figlia del giudice di Cassazione Antonino, ucciso ventidue anni fa su ordine di Riina, si candida alle elezioni nelle liste del Pdl – l’unico partito che le ha consentito la candidatura. Subito su Facebook e Twitter sono fioccate le denigrazioni: “olgettina”, pagata, venduta, etc. C’è una Centrale dell’Odio?

È frastornante il doppio passo della giustizia: miriadi di indagini a carico dei berlusconiani nell’ultimo mese, e non un passo sul più grave scandalo bancario della Repubblica. Di malpractice  e corruzione, e mancata Vigilanza. Su reati cioè macroscopici. Siena ha aperto un’indagine cinque anni dopo la sopravvalutazione di Antonveneta, e poi non ha fatto un passo.
L’impenetrabilità continua dell’ex Pci in materia di conti occulti, attestata da Di Pietro vent’anni fa per Greganti? Gestiti peraltro poi a mani scoperte da Valerio Occhetto e Raoul Veltroni.

Lorenzo Bencistà Falorni, che era macellaio a Greve in Chianti, ha inventato un dispositivo per mantenere al vino le sue caratteristiche fino a tre settimane dopo lo stappo della bottiglia. La soluzione attesa per chi ama il vino buono e per chi lo vende – l’uso delle bottiglie buone” nei ristoranti si è moltiplicato.
La storia di Falorni viene raccontata da “Libération”, a Parigi. I giornali italiani la riraccontano da “Libération”. Il “dispositivo” di Falorni è un’azienda da 54 addetti, in attività da sette anni, con cinquemila clienti in 70 paesi.

Il Pd chiede e subito ottiene dal Tar il rifacimento delle Comunali a Catanzaro. Bersani passa una giornata in città per sostenere il candidato Pd. La Procura fa presiedere le sezioni elettorali ai giudici. Il candidato  contestato rivince, con più voti di prima. Sembra uno sberleffo di Nanni Moreti, “facciamoci del male”, e invece è vero (ma non se ne parla….).

Due pagine del “Corriere della sera” domenica per un Monti Gigante. Della Montagna?
Tutto quanto sembra glorificarlo gli si può addebitare. La sudditanza verso Merkel. La slealtà verso Napolitano. Le mancate riforme, eccetto quella, già pronta, delle pensioni - con f.de b. che gli dice: “Nessuno, dopo Mussolini, ha avuto tanti poteri come lei”. La candidatura anti-Ambrosoli in Lombardia. Il “rinnovamento” della politica con Casini e Fini.
Il titolo della promo è “Dobbiamo togliere l’Italia dalle mani degli incapaci”.

Abbiamo la recessione con l’euro ai massimi, a 1,34 sul dollaro.
Quando ci sarà un minimo di onestà intellettuale questa risposta europea alla crisi finanziaria internazionale, di cui ora il governo si fa scudo, sarà placidamente definita belluina, più che stupida: malvagia. Indurre la recessione per dirsi virtuosi.

Ritratto-saggio nostalgico di Ferruccio de Bortoli l’altro sabato dell’Avvocato Agnelli a dieci anni dalla morte. Ma Ferruccio trascura di dire che, quando l’Avvocato succedette a Valletta, e “aveva 45 anni”, nel 1966, la Fiat era la quarta al mondo, dietro le tre Usa, e quando la lasciò era un catorcio.
Forse per non dire male di Romiti (Mediobanca, “Milano”), che accompagnò l’Avvocato nella (triste) avventura?

Trentuno avvisi di garanzia a Firenze, con perquisizioni, per altrettanti personaggi influenti della Italferr, tutti legati alla politica, tutti democratici delle parte ex Pci. Ma “Repubblica” e “Corriere della sera”, pur non negando la gravità dell’inchiesta giudiziaria, tacciono le appartenenze politiche.
Magari l’inchiesta è sbagliata.

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