martedì 15 gennaio 2013

Voglia di parole sensate

Ressa di pubblico, pagante seppure poco, per una lettura. Di un romanzo non piacevole, né avventuroso, né thrilling. Il “Wiser blood”, il sangue più saggio, è di un predicatore nipote di predicatore che, contro fornicazione e blasfemia, si fa apostolo di una “Chiesa della Verità senza Gesù Cristo Crocefisso”, nel Sud bianco – “Gesù è un trucco per i negri”. Un po’ assurdo, un po’ gotico anche, e ironico – del Sud sul “Sud”. Si capisce che Galatea Ranzi si sia divertita a leggerlo, per un’attrice è una sorta di pianoforte, uno strumento a più chiavi. E per il pubblico? Un omaggio alla lettrice, forse. Ma anche un bisogno di teatro, della parola recitata, per sottrarsi per qualche ora alla comunicazione alluvionale, della tv, dei media.
Flannery O’Connor, La saggezza nel sangue, lettura di Galatea Ranzi, Parco della Musica

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