L’aumento di capitale, evitato con trucchi
contabili l’anno scorso, sarà probabilmente necessario quest’anno ai sensi di
legge. Ma i soci tentano di limitarlo, se non di evitarlo, con i tagli e la
vendita di via Solferino.
Le perdite sono italiane. Si era fatto capire
che erano provocate dalle consociate spagnole, ma i tagli sono italiani. I
periodici verranno chiusi, e questo dovrebbe bastare. Il quotidiano, invece,
che ha (quasi) dimezzato le vendite in cinque anni, resta intoccato - è quello
che serve. La redazione verrà trasferita dalla storica e centrale sede di via
Solferino a via Rizzoli, in periferia. Con l’obiettivo dichiarato di
capitalizzare sull’immobile storico. E con quello surrettizio di umiliare la
redazione per controllarla meglio - con la pretese d’incarnare la migliore
borghesia nazionale (giusto perché è Carnevale?).
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