domenica 3 febbraio 2013

Che li eleggiamo a fare?

Il migliore, Pisapia, tassa i milanesi con le strisce blu in curva (“Quattroruote” ha le foto), e perfino in campagna: ventimila stalli nuovi ha fatto disegnare in pochi mesi, abolendo soprattutto i parcheggi nei piazzali della metropolitana. Senza pietà. Il più importante, Renzi, ha praticamente cancellato i parcheggi bianchi, che la legge vuole al 50 per cento dei parcheggi totali disegnati in città: sono meno del 10 per cento. Il più presuntuoso, De Magistris, non sa nemmeno che il trasporto pubblico fa girare la città. Nella sua megalomania si scorda di comprare la benzina. Pisapia ha ora 115 mila stalli blu a pagamento, contro i 75 mila di Roma, che ha tre volte la superficie di Milano, e meno di 30 mila stalli bianchi. Roma, che ha stroncato Veltroni, ora stronca Alemanno
Con Alemanno non ci vuole molto, bisogna dire – i mussoliniani (ex) sono facilmente presi dalla città al loro laccio. Gli stessi vigili che gli bloccarono la città per una modesta nevicata, senza che lui ne cacciasse nemmeno uno, ora scendono in frotte, quattro-cinque autopattuglie lampeggianti, la sera all’ora di cena, nei piazzali più tranquilli e paciosi, De Coubertin, Borghese, delle Muse, e multano tutti, ogni notte a migliaia. Meglio se di sabato e di domenica, lo straordinario notturno si carica anche di festivo. Una beffa doppia, ai cittadini che li mantengono, e ai (presumibili) elettori di Alemanno. Che non è mai riuscito a mandarne qualcuno dove la movida imperversa, con ingorghi di chilometri e liti, anche cruente. Ammesso che i vigili debbano “lavorare” solo quando scatta lo straordinario.
Ma, se Alemanno non fa testo, il metodo sì. Il carattere (la capacità?) del personaggio conta, ma non è il più importante. A Roma, per dire, gli stessi vigili hanno affossato un Veltroni. Senza difficoltà: impegnarono il tempo libero dagli affarucci a ordinare due milioni di “cartelle pazze”, cartelle esattoriali false, per multe già pagate o protestate. Sembra impossibile ma è accaduto. E questo – è questo il vero problema – può succedere perché il sindaco di tutto si occupa meno che dell’amministrazione.
L’elezione diretta ha portato i sindaci a credersi piccoli dei, che solo coltivano la propria immagine. Con balzelli di ogni tipo per farsi pagare la pompa: l’elargizione di posti, gli appalti, gli spettacoli gratuiti. Gli assessorati, i vigili, i netturbini, i mezzi pubblici facciano poi come meglio gli aggrada.
È morto Ed Koch, che fu un ottimo amministratore di New York per tre mandati negli anni 1980 - prima di Giuliani, altro ottimo amministratore. Giorno per giorno, sulle esigenze reali della città. Che salvò dal crack finanziario, e dal crimine all’ingrosso e al minuto, specie della droga. Ma lo celebrano solo perché fu gay ed ebreo. Come “vittima” - cosa che l’avrebbe fatto incazzare: era un duro repubblicano. Non si concepisce nemmeno che un sindaco possa governare una città.

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