Già cupo di suo, il partito dei (delle) giudici
milanesi ha avuto una reazione nervosa: dentro e fuori il sindacato, i
conciliaboli sono fitti e agitati. Da Roma è venuto un suggerimento. In forma
di rappresentazione ipotetica: condannare Berlusconi in tutt’e tre i processi
che vengono a sentenza a marzo lo rafforzerebbe, non condannarlo pure. Roma non
lo dice, ma il consiglio è di condannare e assolvere.
Gli avvocati scommettono che Berlusconi sarà assolto
per i diritti tv e l’intercettazione Fassino-Consorte. Condannato invece per lo
sfruttamento di Ruby. Un po’ all’inverso del sentimento dei giudici. Le giudici
di Ruby infatti volentieri si sbarazzerebbero dell’onere, ma la pm Boccassini è
temuta. Mentre la giudice Guadagnino, donna forte del
Tribunale, di nuovo all’opera sull’intercettazione Fassino-Consorte, lo vuole assolutamente
condannato - tanto sarà poi assolto in Cassazione, argomenta. L’opposto vale
per i giudici dei diritti tv, che vorrebbero anch’essi condannare Berlusconi, ma
temono di rischiare troppo: la sentenza sarebbe definitiva.
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