mercoledì 6 febbraio 2013

Fisco, appalti, abusi – 25

Cantanti d’opera, maestri, solisti: a Londra, che pure ha molto più pubblico, e più esigente, e quindi più mercato, vengono pagati un terzo che in Italia. Perché in Italia li paga lo Stato.

C’è negli appalti pubblici la clausola del “terzo garantito” che vige nelle aste d’arte? Sì, c’è. La clausola garantisce a chi vuole partecipare a una gara una percentuale dell’importo dell’appalto superiore a una certa cifra, a condizione che il beneficiario non avanzi offerte inferiori a quella cifra e limiti la sua propria offerta a quella cifra-base.

A Firenze, nel sistema sanitario migliore d’Italia, lo stesso oggetto, poniamo una siringa, viene comprato da una ditta che lo fornisce a mezzo euro, da una che lo fornisce a 40 centesimi, e da una che vuole due euro. Il criterio è l’equa suddivisione del “mercato” tra i partiti: di più a quelo di governo, ma l’opposizione non può lamentarsi.

Le multe stradali sono raddoppiate in dieci anni, a due miliardi. Grazie alle sanzioni per via telematica. Quattro quinti delle multe sono infatti comminate dalle apparecchiature di telerilevazione: telecamere, photored, autovelox, tele laser.

La moltiplicazione delle multe per effetto della telerilevazione ha solo fini di cassa: un Grande Occhio che i sindaci gettano sula città per incrementare le entrate di cui sono bulimici. Senza effetti per la sicurezza e la circolazione, se non genericamente dissuasivi: gli apparecchi non sono infatti segnalati opportunamente e spesso sono occultati. Questo è illegale, ma sta bene ai giudici di pace.

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