giovedì 28 febbraio 2013

Fuori Bersani

Non è stato il solo errore di queste elezioni, ma potrebbe essere stato l’ultimo. Bersani che si chiude  l’opzione grande coalizione col Pdl, per legarsi a Grillo, e riceverne una brutta sberla, avrebbe confermato a sazietà i suoi limiti di leader politico. Dopo la sconfitta alle elezioni, si dice, è alla mercé del partito della crisi, i giornali e i giudici in testa.
All’interno del Pd c’è timore ma anche molta rabbia, contro Bersani. In troppi, a mano a mano che passano le ore, pensano di accantonarlo, se non come capo del partito, essendosi lui blindato con le primarie, come capo del governo.
L’attesa, quasi una certezza, è che ci provvederà Napolitano. Che conosce il partito e le ragioni della politica. Il presidente della Repubblica torna ammaccato dalla visita in Germania, ma nel Pd è forte la fiducia in lui. La scelta dell’“uomo giusto” per il governo è attesa anche per i ricaschi positivi che non potrà non avere sul peso politico del partito, anche se quello parlamentare resta condizionato.

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